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Arriva lo scudo penale per gli operatori sanitari.

D opo la legge Balduzzi e la legge Gelli, che hanno il merito di aver contribuito a una prima delimitazione dei confini della responsabilità civile e penale degli operatori sanitari, nei primi giorni del 2024, dalle aule di Montecitorio è arrivato l’impegno ad avviare un iter che consenta, da una parte di salvaguardare i medici dalle ormai innumerevoli arbitrarie iniziative giudiziarie e, dall’altra parte, a garantire l’alta qualità dell’assistenza sanitaria, tutelando quei pazienti danneggiati dalla negligenza medica.

A tale scopo, una Commissione ministeriale è stata incaricata di valutare la possibilità di introdurre uno c.d. “scudo penale” per tutti gli operatori sanitari ovvero una depenalizzazione dei reati colposi commessi dai suddetti professionisti nell’esercizio della loro attività.

Dalle prime indiscrezioni, la suddetta iniziativa sembrerebbe consistere nel riconoscimento di una protezione per i medici da cause di responsabilità penali, salvi i casi di dolo, con il riconoscimento di responsabilità in sede civile.

La proposta è giunta anche a seguito delle numerose richieste avanzate dall’Omceo e dalle Associazioni sindacali, che hanno da sempre evidenziato l’urgente necessità di tutelare gli operatori sanitari da pretestuose e/o illegittime cause per presunta colpa medica, di talché consentire a professionisti impegnati in un settore così delicato di continuare a svolgere la propria attività lavorativa con sicurezza e senza timori ingiustificati.

Le statistiche ci riferiscono, infatti, che oltre il 95 % delle cause penali instaurate nei confronti degli operatori sanitari si risolvono con l’assoluzione.

Pertanto, l’eventuale introduzione di uno scudo penale garantirebbe non soltanto il riconoscimento di una legittima tutela per gli operatori sanitari, ma anche un risparmio economico anche per le Strutture Ospedaliere, spesso chiamate in causa con gli operatori e costrette a difendersi e a sostenere ulteriori ingenti costi.

In attesa, dunque, dei primi esiti della valutazione della Commissione ministeriale, restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito all’attuale normativa vigente in tema di responsabilità professionale degli Operatori sanitari e delle Strutture Ospedaliere.

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