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Diritto all’oblio oncologico: un arresto alle discriminazioni e maggior favor alla tutela dei diritti della persona

Èdel 3 agosto 2023 l’approvazione all’unanimità della proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico che consentirà, con il suo complesso di norme, di prevenire le numerose discriminazioni e a garantire la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche e, ad esito della guarigione, hanno dovuto affrontare una forte discriminazione burocratica, un’iniquità nell’accesso ai servizi finanziari e bancari e finanche una ingiusta limitazione nelle richieste di adozione dei minori.

Il tema è stato fortemente sentito a livello europeo che, intervenendo con la Risoluzione del Parlamento Europeo del 16 febbraio 2022, ha affermato che “le compagnie di assicurazione e le banche non dovrebbero considerare la stori clinica delle persone colpite da cancro”, sollecitando pertanto gli Stati Membri ad adottare una normativa che “garantisca il diritto all’oblio a tutti i pazienti”.

Con il testo di legge, sottoposto all’esame del Senato, è stata stabilita – sul piano dell’accesso ai servizi bancari, assicurativi e finanziari – l’impossibilità di richiedere informazioni relative allo stato di salute del contraente concernenti a patologie oncologiche ove il trattamento attivo si sia concluso – senza episodi di recidiva – da più di dieci anni, nonché l’impossibilità di applicare condizioni, costi ed oneri aggiuntivi o trattamenti diversi a quelli previsti dalla generalità dei contraenti.

È stato altresì prescritto che del diritto all’oblio deve essere fatta espressa menzione nei moduli o formulari predisposti ai fini della stipula e del rinnovo dei rapporti creditizi.

È stato così dato avvio ad un grande progetto legislativo che consentirà a circa quattro milioni di persone affette da patologie oncologiche ed in fase di guarigione (secondo i dati riportati dal Piano oncologico nazionale 2023-2027) di godere di un futuro libero da tale stigma. Resta aggiornato sull’esame della proposta da parte del Senato, seguendo la nostra pagina LinkedIn e consultando la sezione News nel sito

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