L’ utilizzo crescente dei sistemi di Intelligenza Artificiale (IA) ha sollevato importanti interrogativi riguardanti la riservatezza dei dati. Interfacciarsi con modelli conversazionali come ChatGPT o strumenti di generazione di contenuti visivi è diventato sempre più comune. Ma le informazioni immesse nelle piattaforme di IA rimangano riservate?Un’analisi dei Termini e Condizioni di servizi come OpenAI e DeepAI rivela che, accettando tali termini, gli utenti consentono l’utilizzo dei propri contenuti per migliorare i servizi forniti. Ciò evidenzia l’importanza di comprendere gli accordi di utilizzo per garantire un’adeguata protezione della riservatezza e della confidenzialità delle informazioni immesse.
Per i professionisti e le aziende, l’assunzione di responsabilità legata ai dati personali trattati dai sistemi di IA è cruciale. Gli utenti devono assicurarsi di avere i diritti necessari per fornire determinate informazioni, in particolare quando si tratta di dati personali, onde evitare violazioni della normativa sulla privacy e sugli obblighi contrattuali esistenti, come i NDA o le disposizioni del GDPR.
Nel settore sanitario, ad esempio, il rischio di violare la riservatezza dei pazienti attraverso l’uso improprio di sistemi di IA richiede un’attenta valutazione degli input forniti. È essenziale evitare di inserire dati personali identificabili in quanto ciò potrebbe portare a violazioni del segreto professionale e delle normative sulla protezione dei dati.
L’interazione con sistemi di Intelligenza Artificiale, pur offrendo opportunità straordinarie, comporta anche rischi significativi legati alla proprietà intellettuale e alla privacy.
E’ fondamentale per gli utenti, professionali e non, equilibrare l’utilizzo dell’IA con le responsabilità legali e predisporre adeguati sistemi di compliance alla normativa vigente.
Se operi con l’IA o hai intenzione di operare con l’IA contattaci per verificare la compliance normativa della realtà aziendale per limitare i rischi legali e non incorrere in sanzioni.