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L’odontoiatra può fare medicina estetica? Forse sì, resta aggiornato con noi

C on il D.L. n. 34/2023, in discussione alla Camera, la competenza dell’odontoiatra potrebbe ampliarsi alla medicina estetica senza che la stessa debba necessariamente ed esclusivamente essere correlata all’interno di un iter terapeutico proposto al paziente.

Con Legge n. 409/1985 con cui è stato istituito il profilo dell’odontoiatra, ai sensi dell’art. 2, “formano oggetto dell’attività odontoiatria la diagnosi e alla terapia delle malattie e anomalie congenite acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione e alla riabilitazione odontoiatrica. Gli odontoiatri possono prescrivere tutti i medicamenti necessari dell’esercizio della loro professione.

Negli anni, le Associazioni maggiormente rappresentative dell’odontoiatria hanno più volte sollecitato il Ministero della Salute sulla possibilità di consentire all’odontoiatra di svolgere atti di cura estetica limitatamente alle parti del corpo di competenza di tale figura professionale.

Il Ministero della Salute, dapprima con un parere del 15 luglio 2014, e successivamente con un parere del 9 aprile 2019, ribadiva che la medicina estetica in odontoiatria poteva essere eseguita solo laddove inclusa nell’ordinaria attività odontoiatrica del professionista, nonché a supporto della stessa (sul punto, si può ritrovare una analogia con lo stesso regime riservato alla radiologia complementare in odontoiatria).

L’approvazione del D.L. n. 34/2023, modificherebbe l’art. 2, della L. n. 409/1985, che legittimerebbe gli odontoiatri a

“(…) esercitare le attività di medicina estetica non invasiva o mininvasiva al terzo superiore, terzo medio e terzo inferiore del viso».

Una tale integrazione normativa avrebbe un impatto non indifferente sia sull’esercizio dell’attività odontoiatrica ove i professionisti potrebbero ampliare i loro servizi sia per la sicurezza della salute con una pecifica formazione dell’attività esercitata (ed esercitabile) volta sicuramente a garantire una maggior tutela dei pazienti.

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