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Intelligenza artificiale e diritto…tra sandbox e platform to business. Scopri con noi di cosa stiamo parlando

V enerdì 14 aprile abbiamo partecipato alla mattinata di formazione promossa dalla Lumsa su intelligenza artificiale e diritto nel corso della quale si è parlato di quanto l’intelligenza artificiale promuova positivamente alcuni settori del diritto. 

Si è parlato di sandbox regolamentare, un ambiente controllato dove intermediari vigilati e operatori del settore FinTech possono testare, per un periodo di tempo limitato, prodotti e servizi tecnologicamente innovativi nel settore bancario, finanziario e assicurativo. 

Attraverso lo strumento della sandbox, si persegue l’obiettivo di sostenere la crescita e l’evoluzione del mercato italiano grazie all’introduzione di modelli innovativi nel settore bancario, finanziario e assicurativo garantendo, al contempo, adeguati livelli di tutela dei consumatori e di concorrenza, preservando la stabilità finanziaria.

Allo stesso tempo, le autorità responsabili per la regolamentazione potranno osservare le dinamiche dello sviluppo tecnologico e individuare gli interventi normativi più opportuni ed efficaci per agevolare lo sviluppo del FinTech, contenendo già in avvio la diffusione di potenziali nuovi rischi.

Tramite la partecipazione alla sandbox, gli operatori possono testare prodotti e servizi innovativi in costante dialogo e confronto con le autorità di vigilanza, anche richiedendo eventuali deroghe normative nella fase di sperimentazione.

Altro argomento estremamente interessante è la platform to business un sistema che individua i rapporti che si stabiliscono nelle vendite online tra gli intermediari digitali (piattaforme, marketplace) e le imprese (merchant) che vendono i loro prodotti e servizi ai consumatori finali, utilizzando l’intermediazione delle piattaforme o dei motori di ricerca.

Per il corretto svolgimento delle attività in tale settore l’Agcom, secondo la normativa prevista dal Regolamento (UE) 2019/1150 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019,

tutela gli utenti commerciali e i titolari di siti web aziendali che utilizzano di servizi di intermediazione online e motori di ricerca online per lo svolgimento della propria attività commerciale.

I soggetti destinatari individuati direttamente dal Regolamento (UE) 2019/1150 sono:

  • “fornitori di servizi di intermediazione online”, definiti come ogni “persona fisica o giuridica che fornisce, od offre di fornire, servizi di intermediazione online agli utenti commerciali” (FSIO);
  • “fornitori di motori di ricerca online”, definiti come ogni “persona fisica o giuridica che fornisce, od offre di fornire, motori di ricerca online ai consumatori” (FMRO). 

Tali soggetti, fornitori di servizi di intermediazione on line e i motori di ricerca on line, anche se non stabiliti, che offrono servizi in Italia, hanno l’obbligo d’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e di pagamento del contributo annuale all’Autorità (link alla pagina).
I suddetti soggetti sono altresì tenuti alla comunicazione dell’Informativa Economica di sistema (IES).

Contattaci per avere ulteriori informazioni:

Palazzo Sturzo
Piazzale Luigi Sturzo n° 15 –
00144 Roma
Tel/fax +39 06.59.17.074

Via Merulana n° 105 –
00185 Roma
Tel/fax +39 06.89.512.518

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