N el corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2024, la Corte dei Conti ha riportato con preoccupazione come il Sistema sanitario nazionale stia soffrendo una profonda crisi sistemica, non risultando più lo stesso in grado di garantire alla popolazione un’effettiva equità di accesso alle prestazioni sanitarie.
Tra le disfunzioni di Sistema più evidenti è emersa la carenza di organico delle strutture, l’inefficiente utilizzo delle risorse ospedaliere, l’inadeguatezza della rete territoriale, le criticità di funzionamento dei servizi di pronto soccorso.
A fronte delle suddette problematiche, come rilevato dalla stessa Corte dei Conti “la tendenza ormai già da diversi anni appare lenta ma costanze: da un Servizio Sanitario Nazionale incentrato sulla tutela del diritto costituzionalmente garantito, a tanti diversi sistemi sanitari regionali, sempre più basati sul libero mercato”.
Sul punto, i conti delle Regioni parlano chiaro. Lo sviluppo a sé stante dei singoli sistemi sanitari regionali ha inevitabilmente messo in risalto le differenti capacità di reazione di ogni Regione. Ed ecco che, ad esempio, nonostante 14 regioni abbiano raggiunto la sufficienza, in ciascun livello, nell’emissione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) per l’anno 2021, nelle restanti regioni (prevalentemente del meridione) permangono ancora forti criticità e difficoltà nel garantire il loro adeguamento.
Alle crepe del Sistema causate dalle difformità interregionali, si aggiunge la fuga del personale sanitario, che, ancora non adeguatamente organizzato, tutelato e retribuito, cerca un futuro migliore in ospedali esteri all’avanguardia che promettono maggiori garanzie e stipendi almeno pari al doppio di quelli nazionali.
Dall’analisi effettuata dalla Corte dei Conti, inoltre, si rileva come, nel recente anno 2022, la spesa sanitaria sia continuata a crescere, più delle entrate, costringendo, nell’anno 2023, le Amministrazioni pubbliche a finanziare il settore sanitario con risorse aggiuntive per assicurare l’equilibrio dei conti.
Ad oggi, dunque, il Sistema sanitario nazionale è alla ricerca di un nuovo differente e difficile equilibrio, che ha come obiettivo primario e uniforme quello di garantire concretamente, in tutto il territorio nazionale, la tutela del diritto alla salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
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